In occasione della recente visita del Presidente Meloni a Zelensky presidente della Ucraina, è stata ribadita a parole forti la volontà solenne dell’Italia al sostegno e alla collaborazione in tutti i modi, non ultimo con armamenti e naturalmente soldi, spese di addestramento di soldati, ecc.
Il Presidente Meloni per sue motivazioni o per sua configurazione culturale, non tiene conto o ignora, nella sostanza -e non è la sola, come ben si sa- che l’Italia andrebbe tenuta anni luce lontana e protetta da tutti i contesti, anche più infinitesimali, che hanno per oggetto la violenza o addirittura una guerra: l’Italia è il solo paese al mondo che ha avuto la incommensurabile fortuna di vedersi ereditiera di un patrimonio artistico e naturalistico senza eguali nel pianeta, quindi come tale da salvaguardare al massimo e proteggere, possibilmente valorizzare e gestire, al meglio. E invece? Sistematicamente ci atteggiamo a grandi personalità, con grande portafoglio, a grandi uomini, adesso donne! Quanto atterrisce è la costatazione che si è dimenticato lo sfacelo e il cataclisma provocati dagli alleati nel corso della ultima guerra. Stati Uniti per primi e poi Neozelandesi, Nordafricani, ecc. che cosa possono mai capire e apprezzare di siffatto eccezionale unico, ancora incolume, patrimonio artistico italiano? Quando mai lo hanno vissuto, non dico visto o ammirato? In conseguenza delle velleità di uno scellerato malato di mente nel corso della seconda guerra mondiale, lo abbiamo sperimentato tragicamente con i bombardamenti soprattutto americani sull’Italia intera, col risultato di una parte preziosa del patrimonio ridotto in polvere: l’Abbazia di Montecassino, il Monastero di Santa Chiara a Napoli e altro ancora, le Ville Vesuviane del Miglio d’Oro, addirittura gli scavi di Pompei, addirittura San Lorenzo a un tiro di schioppo da San Pietro, il Monumento alla Fortuna Primigenia a Palestrina, e poi Tivoli, Firenze, Bologna…, molta parte dell’Italia offesa e annientata! Quale smisurata e immensa perdita, non solo per l’Italia: e lo dimentichiamo! cosa possono mai intendere di Ercolano o di Palazzo Pitti o del Canal Grande, questi paesi bombaroli, anche oggi?
Noi Italiani dovremmo starcene zitti e tranquilli e non muoverci, non solo perché pezzenti fino ai capelli, salvo i non pochi privilegiati! ma perché siamo i soli a aver veramente da perdere: stare lontano dai guerrafondai, mantenerci neutrali a tutti i costi, come la Svizzera rispettata da tutti. E invece facciamo la guerra! Questa Europa, la più colpevole e serva di Biden e NATO, ha perfino emarginato le parole del Papa che ha definito i governanti occidentali pazzi, sfrenati e fuori della realtà, pazzi come nel passato quando, fatalità, hanno assecondato perfino coccolato Hitler, senza nulla capire o voler capire, solo soddisfare e scodinzolare! Oggi lo stesso di fronte a uno Zelensky, da tutti oscenamente vezzeggiato pur essendo in sostanza -pur con tutte le attenuanti che si vuole- causa primaria della distruzione del proprio paese e dei lutti a migliaia e migliaia, di cui dovrà render conto alla Storia e che per meglio favorire ammazzamenti e annientamenti, viene messo in condizione di scegliersi perfino il tipo di armi: come se si andasse ad una festa da ballo, queste sì, questo no !!! E lo stesso di fronte a un autentico novello Hitler, quello al di là dell’oceano, guerrafondaio e imperialista con mire planetarie, armato fino ai capelli mentre un terzo quasi del suo popolo è senza assistenza e in miseria, soggiogatore e demagogo, delle varie ursule e ursuli europei, ancelle e ancelli ubbidienti: peggiore del modello originario! Si parla di guerra, ma con quale coraggio, dopo l’apocalisse vissuta nel mondo pochi anni fa? Si conferma che sono sufficienti uno o due malati di mente e tre o quattro pagliacci o incapaci, per distruggere una umanità, impunemente! Si dimentica che Hiroshima e Nagasaki il 6 e 9 agosto 1945 oltre alla totale distruzione, subirono la morte immediata e successiva non meno di trecentomila civili, in un sol colpo, in pochi secondi! E le bombe atomiche di oggi, dicono, sono sessanta volte più potenti! E L’Europa, obbedendo a Biden & Co, promuove e incoraggia la guerra! Dove è la saggezza? La maturità? Il rispetto della decantata vita umana? E i media e la stampa??
Che la Costituzione Italiana a chiare e inequivocabili lettere interdica e rifugga dai conflitti, che i trattati di Roma impieghino le medesime parole, che gli stessi imperativi altrettanto inequivocabili siano scolpiti nella carta delle Nazioni Unite, le centinaia di migliaia di morti e le gigantesche distruzioni cui stiamo assistendo e le spese enormi per armamenti e altro tolti alla società civile e ai bisognosi, senza contare il crescendo cui impavidi stiamo assistendo, tutto questo è zero! Tutti i governanti occidentali, si chiamino pure così questi ‘pazzi sfrenati’ sulla pelle dei popoli che ancora li sopportano senza reagire! che ancora di più parlano e mandano armi per maggiore difesa dell’aggredito contro l’aggressore, morti e distruzioni non contano, non ci riguardano, per adesso. Eppure già alla vigilia della prima guerra mondiale in gran parte dell’Europa si leggeva, niente guerra anzi: Krieg dem Kriege, guerre à la guerre! Il popolo anche allora non voleva andare a morire, per i loro capi guerrafondai ben al sicuro nelle loro tane: e noi mandiamo armi, oggi ancora e non per ottenere e lottare a ogni costo per la pace ma per sbudellarci!
Quale tragico destino: prima i democristiani e la cementificazione e la depravazione civica degli animi, ora i sovranisti nazionalisti tutti patria, famiglia, ordine, protezione dei ricchi…e guerra. Tragedia maggiore è la costatazione che la gran parte degli italiani, e non solo essi, sta a guardare, alla finestra, mentre il Paese e l’Europa si avvicinano sempre di più al baratro che, vilmente, riteniamo si riferisca agli altri e non a noi tutti. Altra tragedia imperdonabile ancora maggiore è l’ONU, nata e mantenuta lautamente dal pianeta intero per impedire i conflitti e le guerre e, senza le armi, salvaguardare la pace e che invece se ne sta ben acquattata sulle comode poltrone americane a spese della comunità internazionale e, magari, a godersi lo spettacolo.
Dal Presidente Meloni ci aspetteremmo invece, oltre a star lontana dai bombaroli che, unica fino ad oggi e grande privilegio, mettesse mano a un tentativo almeno di risanamento e di bonifica all’obbrobrio della cementificazione da quinto mondo di cui l’Italia è stata ricoperta, abbrutita e abbruttita negli anni passati. Michele Santulli