E’ proprio così, apoteosi del costume ciociaro e non nella sua terra di origine, la Ciociaria, bensì a Parigi! Abbiamo già illustrato in qualche precedente nota la Bourse de Commerce, il grandioso edificio neoclassico nel cuore della città antica, dove per secoli si erano svolte le trattative commerciali delle granaglie ed affini coi cinque continenti. Come è ben noto i fratelli francesi amano conferire il massimo risalto e il massimo valore e visibilità a ogni pubblica iniziativa che realizzano, come principio e conformazione mentale e a Parigi, guardarsi attorno, significa toccare quasi con mano che cosa è la grandeur che si menziona quando si parla della Francia e allo stesso tempo il buon gusto e il rispetto di certi parametri classici.
Già la cupola in vetro e acciaio della Bourse de Commerce che ha un diametro quasi quanto quella di San Pietro cioè circa 39 m, fornisce una idea della grandiosità dell’edificio; il fascione sottostante alto quindici metri, verso le ultime decadi del 1800 allorché l’edificio fu restaurato e ristrutturato e assumere la attuale spettacolare conformazione, fu affrescato da cinque artisti pittori con la illustrazione dei cinque continenti coi quali la Francia aveva relazioni commerciali sulle granaglie. E il continente Europa, con navigli, carri, operai presenta in primo piano la immagine di una coppia di ciociarelli! il personaggio in costume ciociaro quale emblema dell’Europa, a significarne il ruolo di ingrediente normale della esistenza in Europa, non solo nelle città principali della Francia specie a Parigi ma anche a Londra, a Edimburgo, a Glasgow, a Duesseldorf…Tutti conoscevano ed erano abituati alla vista di questa umanità! era diventata una specie di lingua franca!
L’occasione della presente nota non è quella di evidenziare il grottesco e infimo stato culturale e artistico in cui si trova la Ciociaria, specie quella frusinate, grazie alle sue istituzioni pubbliche e private e soprattutto ai suoi cosiddetti uomini politici, bensì per ricordare un’altra iniziativa di valore e di significato che distingue in questo caso Parigi e cioè la Borsa di Commercio data in gestione a François Pinault, il noto finanziere e amante d’arte, che con lavori di ristrutturazione estremamente impegnativi ha realizzato per la città, in questa struttura architettonica eccezionale, un museo d’arte contemporanea grandioso, aperto al pubblico proprio in questi giorni: una pinacoteca grandiosa con opere di artisti internazionali dal 1960 ad oggi. Gli antichi affreschi che decorano il fascione sotto la cupola sono stati restaurati e rimessi a nuovo grazie all’opera di 22 restauratori e ora alzando gli occhi rifulgono nella loro grandiosità e spettacolarità. Una iniziativa all’insegna della magnificenza, dedicata all’arte e alla cultura e alla gratificazione del pubblico: siamo al livello del Museo Guggenheim di Bilbao o al Louvre di Abu Dhabi cioè al massimo che un cultore d’arte, sia esso pubblico o privato, può offrire al godimento e alla acculturazione del proprio pubblico. In internet andando a Bourse de commerce-Collection Pinault si avrà una immagine più confacente della incredibile realizzazione artistica.
Michele Santulli