Per fortuna degli automobilisti ci sono, attivi, i giudici di pace che riconoscono le contestazioni e critiche mosse dai multati: incomprensibile solamente la ragione per cui non rimborsano i circa 40 Euro che si sono dovuti pagare in cancelleria, mentre al contrario se si esibisce la fattura dell’avvocato, allora regolarmente si obbliga il Comune a pagare: dunque all’avvocato 350 € sì, all’automobilista stesso 40 € no. Non parliamo della Prefettura!
Veniamo ai comuni che la Prefettura di Frosinone ha autorizzato alla installazione di autovelox…per solidarietà verso gli automobilisti, per la loro sicurezza e incolumità!!!Buffoneria plateale, risata cosmica. Infatti si è verificato sin dall’inizio che gli autovelox non sono stati installati dietro oculata selezione e intervento della Prefettura come la Legge ordina e impone, bensì dietro le richieste dei sindaci furbacchioni, offuscati da abnegazione e afflato lirico e… da avidità monetaria! Infatti, grazie ad un intervento del 2013 di altro prefetto, delle 38 autorizzazioni prefettizie iniziali (2007) ora ne restano quattro o cinque, senza contare quella mobile di Boville che, mimetizzata dentro la macchina della polizia urbana, viene messa in funzione dal sindaco, solidale e sollecito della incolumità degli automobilisti, e con grande zelo e assiduità, solo nel periodo delle ferie, quando il traffico è all’apice! Tra l’altro illegittimamente, a mio avviso, in quanto non autorizzata poiché revocata dal decreto prefettizio 2013! Siccome S.E.il Prefetto attuale ha ritenuto opportuno (2019), ragionevolmente e nel rispetto della Legge, rimettere in discussione la vecchia autorizzazione e quindi sospendere il funzionamento degli autovelox, allora i Comuni di Belmonte C., di M.S.Giovanni C., di Veroli, di Acuto i più infusi e suffragetti, a loro dire, del bene e della sicurezza degli automobilisti, hanno protestato e minacciato non si sa bene quali contromisure: i loro autovelox non si toccano, ne va della vita degli automobilisti, sbraitano! Certo è che nessuno dei sindaci abnegati d’amore ha fatto apporre una qualche segnalazione in merito alla interruzione ordinata dal Prefetto, quindi gli automobilisti continuano a frenare o controllare l’andatura nei pressi del famigerato e ridicolo congegno per poi volutamente e scientemente superare tutti i limiti! Noi qui ribadiamo per l’ennesima volta che nel rispetto delle leggi relative, in questi luoghi dove sono ancora attive queste installazioni, vengono meno i princìpi fondamentali previsti dalla legge e specialmente e soprattutto il più vincolante e cioè quello della incidentalità! Senza contare il buon senso. In nessuno di questi luoghi ci si ricorda di incidenti o del genere che richiamino a tali vincoli: di conseguenza, come ripetutamente sostenuto, si tratta di autovelox abusivi e illegali, dall’inizio, da sempre! Dove sono i soldi incassati? Il Comune di Belmonte, il pioniere degli autovelox, conta forse 600 (seicento!) abitanti: dove sono i miliardi di lire e i milioni di Euro incassati negli anni? E’ tragicamente sorprendente che nessuno degli addetti ai lavori e alla tutela dei cittadini si senta e si sia sentito coinvolto: nulla si muove. Inoltre i controlli stradali -che effettivamente andrebbero intensificati- sono necessari e sempre più urgenti ma con criterio ed efficienza, con cervello, come avviene negli altri paesi: in effetti sono interi percorsi e tratte e tragitti che vanno messi sotto controllo e non i cinque metri del ridicolo autovelox prefettizio, una vera trappola come quella per i poveri conigli! Con l’aggravante grottesca che qui ti avvertono: guarda dove metti i piedi, c’è una trappola! Il risultato vero, dopo l’impinguamento delle casse comunali e/o di qualche furbacchione, è che i limiti vengono volutamente ignorati!
La superstrada Atina-Cassino, micidiale come ben si sa, è stata messa in condizione, a mio avviso, di diventare ancora più pericolosa in quanto i tecnici regionali hanno realizzato una linea doppia continua da Atina a Cassino, col risultato di favorire e di provocare i sorpassi e altro! Ancora non si comprende o non si vuol comprendere oppure è impossibile, ma non lo è, che si debbano creare tre corsie di marce, come avviene in strade analoghe, altrove.
La superstrada Sora-FR, da sempre al limite di 80 Km consigliati, ora da poco al limite di 90, anche se il Codice della Strada dichiara che il limite per tali arterie debba essere di 110, invece sempre 90, anche se tutti i requisiti previsti dal Codice sono presenti ed attuali, salvo ovviamente la immondizia e i giunti primitivi sui viadotti. E nulla si muove. Per restare in questa strada, a che titolo il Comune di Ferentino ha installato i suoi due autovelox? Se si va nel sito della Prefettura non si vedono autorizzazioni concesse, se si va nel sito di Ferentino è così ‘trasparente’ -nei titoli!- che non trovi traccia di risposta alla voce ‘autovelox’. A che titolo dunque? Trattandosi di arteria con limite di 90, competente a stabilirne il diritto alla installazione è la Prefettura ma nessun cenno, incivilmente, è visibile, nemmeno sulle targhe prima dell’autovelox.
Ribadiamo con dispiacere che quel mausoleo orrendo di autovelox mai entrato in funzione sotto il ponte di S.Elia della superstrada Atina-Cassino, continua imperterrito da dieci-quindici anni a deridere e a schernire autorità e istituzioni e a farsi beffe degli automobilisti, specie ora che dalla bocca esce perfino l’erba! Soldi pubblici buttati anche ora! Come pure è arduo o troppo facile a comprendere perché la Prefettura, che rappresenta o dovrebbe rappresentare? la solennità dello Stato, non ordina finalmente di far abbattere le centinaia di scheletri di cemento armato in giro, alcuni ormai perfino detentori di pensione.
Michele Santulli