Venerdì 9 maggio 2014 u.s. a Villa Borghese, su quel balcone mirabolante proteso su Roma antica, nel luogo dunque più celebre al mondo, su Monte Pincio, davanti al capolavoro neoclassico che è la Casina Valadier, l’assessore alla Cultura del Comune di Roma On. Flavia Barca, alla presenza del sindaco del Comune di Castrocielo Prof. Fil.Materiale, della dssa Cerioni della Romana Soprintendenza e di altre autorità e personalità, ha svelato la targa che intesta il luogo suddetto allo scultore romano ciociaro Amleto Cataldi. Nel medesimo luogo si leva la scultura ‘La Fontana della Ciociara’ comunemente nota come ‘L’anfora’ opera splendida di Amleto Cataldi che, si rammenta, era originario di Castrocielo. Detta opera nel 1913 fu acquistata in una esposizione da quel grande ed impareggiabile sindaco di Roma che fu Ernesto Nathan che qui volle e collocò. Detta opera, anni addietro, fu orrendamente mutilata da qualche insano di mente e ora in questa occasione restituita all’antica purezza grazie ad accurato intervento di restauro realizzato dalla Romana Soprintendenza nella persona della dssa Cerioni. In verità l’importanza dell’artista, visto l’impegno profuso dagli organizzatori, tra i quali va ricordata l’associazione romana della Ciociaria e collaboratori, è stata ben onorata e ricordata. A parte dunque l’onore tributato da Roma Capitale all’artista dedicando al suo nome il luogo più prestigioso della città, va evidenziato l’impegno profuso dal Comune di Castrocielo nella persona del suo sindaco che oltre ad aver ricordato e illustrato la figura dell’artista con parole impegnate e pregnanti, ha contribuito alla riuscita della manifestazione pubblicando a spese del Comune un piccolo catalogo a ricordo della manifestazione e stimolando i cittadini di Castrocielo a partecipare numerosi alla celebrazione. Il Presidente della Repubblica On.Napolitano ha fatto avere una sua medaglia di compiacimento per la iniziativa. Tra i numerosi convenuti siamo riusciti ad individuare i rappresentanti della Banca d’Italia e la direttrice della Galleria Comunale d’Arte Moderna, entrambi gli enti detentori di opere significative di Amleto Cataldi.
E’ squallidamente notoria la nazionale incapacità tecnica alla valorizzazione di quanto noi possediamo, grazie invero a immeritato lascito ereditario, e allo stesso tempo a far sfoggio, invece, in questo specifico campo, di idiota e immotivata esterofilia, (solo a Roma in questo periodo stanno avendo luogo almeno otto manifestazioni espositive aventi come oggetto opere d’arte provenienti da al di là delle Alpi: otto, a Roma!!) e in merito si evidenzia la quasi totale assenza del cronista della stampa romana a tale prestigioso avvenimento che ha per protagonista uno dei suoi figli più gloriosi: infatti Amleto Cataldi è lo scultore di Roma, le sue opere, e che opere, sono presenti in numero di almeno quaranta sia nei musei cittadini, sia in siti prestigiosi quali il Quirinale, il Senato, la Banca d’Italia, l’Università, il Campidoglio e sia sparse nella città, come una Vittoria del Ponte Vittorio Em., il Monumento alla Guardia di Finanza in Viale XXI aprile, i quattro gruppi giganteschi nel Villaggio Olimpico, il busto di donna nel Grand Hotel Excelsior, il monumento agli studenti che si leva a pochi metri dalla facoltà di giurisprudenza alla Sapienza e in altre località. L’assenza imperdonabile del cronista romano non è più grave dell’assenza completa dei sindaci delle province di Frosinone e di Latina e dell’assenza dei rappresentanti regionali: è stata dunque bruciata, da parte di tali istituzioni, una occasione storica.
Michele Santulli
Targa 2 in Roma, indirizzo cataldi
Fontana febbraio 2014 in a.catldi-fontana ecc.